Ognuno di noi ha le proprie particolari modalità di entrare in relazione con il mondo esterno e con gli altri. La condizione che possiamo considerare più favorevole è legata alla capacità di adattarci alle diverse situazioni che ci troviamo a vivere, rispondendo in modo flessibile e assumendo modalità di funzionamento alternative e più appropriate quando lo stile di risposta abituale risulta inefficace. I Disturbi di personalità, al contrario, si configurino nel momento in cui un determinato tratto di base assume caratteristiche abnormi e soverchianti, costringendoci a ricorrere a modalità relativamente inflessibili di percepire, agire e relazionarci alle altre persone e agli eventi. Gli individui con un Disturbo di personalità sono rigidi nel funzionamento e tendono a rispondere in modo inappropriato ai diversi problemi della vita, fino al punto in cui le relazioni con i familiari, gli amici e i colleghi di lavoro diventano insoddisfacenti, difficoltose, conflittuali, o vengono sistematicamente evitate. Le persone che soffrono di un Disturbo di personalità possono essere insoddisfatte rispetto alla propria vita, lamentando notevoli difficoltà nelle situazioni sociali e lavorative e presentare sintomi depressivi, quali: ansia, abuso di sostanze o disturbi alimentari. Tali sintomi, tuttavia, non li portano a mettere in discussione le proprie modalità di funzionamento; anzi, è frequente la considerazione opposta: la persona si considera perfettamente normale, piuttosto sono tutti gli altri ad essere strani e sbagliati. A causa di questo stile cognitivo, difficilmente cercano l’aiuto di un professionista, ma anche qualora ciò accada, generalmente lo fanno per via dei problemi quotidiani in cui incorrono come conseguenza del loro modo di agire o in seguito ad alcuni sintomi disturbanti come ansia e depressione; anche in questi casi, però, tendono a ritenere che i loro problemi siano causati piuttosto dalle altre persone o da circostanze della vita sfavorevoli sulle quali ritengono di non avere controllo.
I Disturbi di Personalità vengono abitualmente raggruppati in tre cluster:
Cluster A: disturbi di personalità caratterizzati da condotte strane o eccentriche.
Cluster B: comportamenti drammatici o eccentrici.
Cluster C: condotte ansiose o inibite.
Tipi di Disturbi di personalità:
Disturbo di personalità antisociale: il comportamento è caratterizzato dall’impulsività. Emotivamente si osserva una assoluta mancanza di empatia e di rispetto verso gli altri individui e verso le regole sociali, senza che questo comporti alcun rimorso o senso di colpa.
Disturbo di personalità borderline: caratterizzato da marcata instabilità nei modi di pensare, di sentire e di comportarsi, e di percepire se stesso e gli altri. Questa labilità influisce negativamente nella formazione di un senso di sé stabile, sull’autostima, e sulle relazioni sociali.
Disturbo di personalità dipendente: chi ne è affetto è incapace a vivere autonomamente, ed è costretto a ricercare altri oggetti da cui dipendere. L’abbandono da parte di tali oggetti viene evitato anche a costo di gravi sottomissioni, e quando avviene il soggetto sprofonda in uno stato di depressione.
Disturbo di personalità evitante: caratterizzato da timidezza, insicurezza, ipersensibilità ai giudizi negativi e al rifiuto. Il soggetto è costretto a ricorrere a rigide strategie di evitamento per proteggersi, sottraendosi alle situazioni sociali temute.
Disturbo di personalità istrionico: la persona ha un’emotività estremamente superficiale, teatrale e mutevole, e prova un forte bisogno di essere al centro dell’attenzione.
Disturbo di personalità narcisistico: nella persona che ne soffre si nota una complessiva incapacità di mostrare empatia verso gli altri e di sperimentare un coinvolgimento affettivo. Il soggetto mostra un aspetto di sé difensivamente grandioso e idealizzato, e ha un profondo bisogno di percepire l’ammirazione degli altri.
Disturbo di personalità ossessivo compulsivo: la persona presenta un pensiero rigido, orientato all’osservanza di regole e procedure e alla costante ricerca di ordine e perfezione, e sperimenta un senso di ansia quando non ha il controllo di determinate situazioni o quando è costretta a delegare alcuni compiti ad altri. Il bisogno di controllo e gli elevati standard che richiede, oltre che a se stessa anche agli altri, influiscono in maniera fortemente negativa sulle relazioni interpersonali.
Disturbo di personalità paranoide: caratterizzato da sentimenti fissi di persecuzione e da una sfiducia universale nei confronti degli altri. La persona sospetta irragionevolmente di tutti, e interpreta come malevoli e dettate da secondi fini le azioni amorevoli e disinteressate degli altri.
Disturbo di personalità schizoide: caratterizzato da distacco emotivo e sostanziale indifferenza verso il mondo esterno e la vita sociale, per cui la persona non desidera né prova piacere nel coltivare relazioni intime.
Disturbo di personalità schizotipico: la persona mostra una tendenza all’isolamento sociale e uno stile comunicativo e di pensiero eccentrico (ad esempio, si può ritenere di avere poteri magici, telepatici o di essere in grado di influenzare gli altri a distanza).